BONUS STRAORDINARIO - PACCHETTO ANTICRISI PER FAMIGLIE
PACCHETTO ANTICRISI FONTE IL SOLE 24ORE DEL 02/12/2008
Nel pacchetto anti-crisi ci sono una serie di misure che riguardano le famiglie. La più nota è il bonus straordinario tra i 200 e i mille euro, concesso ai pensionati e ai nuclei familiari a basso reddito. L'importo è parametrato al reddito e al numero di componenti del nucleo familiare, ed è più elevato se nella famiglia c'è un portatore di handicap. Ma nella manovra ci sono anche altre norme che fanno parte del pacchetto famiglia. Per esempio è previsto un prestito agevolato per le famiglie dove nasce un bebè, a supporto delle spese legate ai primi anni di vita. Arrivano anche misure sui mutui a tassi variabili vecchi e nuovi e tariffe agevolate per le famiglie economicamente svantaggiate. Ecco nel dettaglio le misure per le famiglie contenute nel decreto.
IL BONUS TRAORDINARIO
Tutti gli importi. Solo per il 2009 è in arrivo un bonus per le famiglie a basso reddito, parametrato al reddito e al numero di componenti del nucleo familiare. Riceveranno 200 euro i pensionati, unici componenti del nucleo familiare, con reddito complessivo non superiore a 15mila euro (sono stimati in oltre 3 milioni e mezzo i beneficiari, per un importo totale di 709,4 milioni di euro). Spettano 300 euro al nucleo familiare con due componenti, qualora il reddito complessivo familiare non sia superiore a 17mila euro (il beneficio dovrebbe riguardare poco meno di 3 milioni di famiglie, con una spesa di 887 milioni di euro). Arrivano 400 euro ai nuclei familiari di tre componenti, con reddito complessivo familiare non superiore a 17mila euro (si stima siano poco più di 627mila, per una spesa di 282,2 milioni di euro). Cinquecento euro, invece, sono destinati al nucleo familiare di quattro componenti, con reddito complessivo familiare non sia superiore a 20mila euro (poco più di 569mila bonus per un importo di 284,7 milioni di euro). Spettano 600 euro al nucleo familiare di cinque componenti, con reddito complessivo familiare non superiore a 20mila euro (poco più di 158mila bonus per un importo di 95,1 milioni). Mille euro vanno al nucleo familiare di oltre cinque componenti, con reddito complessivo familiare non sia superiore a 20mila euro (poco più di 52mila bonus per un importo di 52,2 milioni di euro). Sempre mille euro è l'importo del bonus per il nucleo familiare con componenti portatori di handicap con reddito complessivo familiare non superiore a 35mila euro. Il beneficio è attribuito a un solo componente il nucleo, non costituisce reddito ai fini fiscali o della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali, compresa la social card varata nei giorni scorsi dal Governo.
I destinatari del beneficio. Sono destinatari del beneficio i nuclei familiari i cui componenti, residenti e non titolari di partita Iva, sono esclusivamente titolari, nell'anno 2008, di reddito derivante da lavoro dipendente o da pensione, di alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente limitatamente agli assegni periodici, redditi diversi, limitatamente ai redditi derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente, qualora percepiti dai soggetti a carico del richiedente o dal coniuge anche se non a carico, nonché fondiari, esclusivamente in coacervo con i redditi indicati sopra, per un ammontare non superiore a 2.500 euro.
La richiesta e l'erogazione. Il beneficio viene erogato dai sostituti d'imposta presso i quali si presta l'attività lavorativa o si è titolari di trattamento pensionistico sulla base di una istanza nella quale di autocertificano i requisiti di legge. La richiesta si presenta entro il 31 gennaio 2009 utilizzando il modello approvato con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate entro 10 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. La richiesta può essere effettuata anche mediante i soggetti di cui all'articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 322/1998 ai quali non spetta alcun compenso: si tratta degli iscritti negli albi dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei periti commerciali e dei consulenti del lavoro; dei soggetti iscritti alla data del 30 settembre 1993 nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per la sub-categoria tributi, in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio o equipollenti o diploma di ragioneria; delle associazioni sindacali di categoria tra imprenditori, nonché quelle che associano soggetti appartenenti a minoranze etnico-linguistiche; dei centri di assistenza fiscale per le imprese e per i lavoratori dipendenti e pensionati; degli altri incaricati individuati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. L'importo è recuperato dai sostituti d'imposta tramite compensazione. Per l'erogazione del beneficio è stato costituito un fondo di 2,4 miliardi di euro.
FONDO PRESTITI NUOVI NATI
Istituito un Fondo per i nuovi nati. Istituito un Fondo di credito per i nuovi nati presso la Presidenza del Consiglio dei ministri con una dotazione di 25 milioni di euro per ogni anno dal 2009 al 2011.
Lo scopo del Fondo. Per favorire l'accesso al credito delle famiglie con un figlio nato o adottato il Fondo ha lo scopo di rilasciare garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e agli intermediari finanziari.
Le modalità. Un decreto non regolamentare del Presidente del Consiglio dei ministri di concerto con il ministro dell'Economia stabilità criteri e modalità di organizzazione e funzionamento del Fondo. Dalla relazione al decreto legge si evince che il prestito potrà essere chiesto da tutte le famiglie con nuovi nati nel 2009 e negli anni successivi. Si calcola un numero di circa 500mila potenziali beneficiari fra nuove nascite e adozioni. Si ipotizza un tasso di prestito del 4% per la durata di 5 anni.
MUTUI PRIMA CASA
Vecchi mutui. Per i mutui in corso l'importo delle rate a tasso variabile a carico del mutuatario non possono superare il 4%, grazie all'accollo da parte dello Stato dell'eventuale eccedenza. Secondo i dati della Banca d'Italia i mutui a tasso fisso in Italia sono circa 168 miliardi, di cui circa 100 miliardi, fa sapere l'Abi per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione della prima casa. Il tasso medio è fra il 4,5% e il 5,1% a seconda della scadenza Euribor. Se le condizioni perdurassero, secondo i calcoli della relazione tecnica al provvedimento, il costo massimo della misura sarebbe di un miliardo. Nella previsione, però di riduzione dei tassi di interesse nel corso del 2009 il costo massimo potrebbe scendere intorno ai 55 milioni di euro.
Nuovi mutui. Per i nuovi mutui a partire dal 1° gennaio 2009 le banche dovranno assicurare alla clientela la possibilità di stipulare mutui garantiti da ipoteca per l'acquisto dell'abitazione principale a tasso variabile indicizzato al tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale della Banca centrale europea.
TARIFFE
Blocco delle tariffe. A decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legge (29 novembre 2009) e fino al 31 dicembre 2009 è sospesa l'efficacia delle norme che autorizzano o obbligano organi di Stato a emanare atti per adeguare diritti, contributi e tariffe a carico di persone fisiche e giuridiche in relazione al tasso di inflazione o ad altri meccanismi automatici, ad eccezione dei provvedimenti per il recupero dei soli maggiori oneri effettivamente sostenuti e per le tariffe del servizio idrico.
Sospensione di 6 mesi per le tariffe autostradali. Gli incrementi delle tariffe autostradali sono sospesi fino al 30 aprile 2009: saranno dunque applicati solo a decorrere dal 1° maggio 2009.
Energia e gas naturale. L'Autorità per l'energia elettrica e il gas effettuerà un particolare monitoraggio sull'andamento dei prezzi nel mercato interno di energia e gas naturale, con riguardo alla diminuzione del prezzo dei prodotti petroliferi: entro il 28 febbraio 2009 l'Authority formulerà ai ministri competenti le proposte per fare in modo che le famiglie possano fruire dei vantaggi derivanti dalla diminuzione.
Tariffe agevolate del gas. A decorrere dal 1° gennaio 2009 le famiglie economicamente svantaggiate che hanno diritto all'applicazione di tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica avranno diritto anche alla compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale. A questa compensazione hanno diritto anche le famiglie con almeno 4 figli a carico con Isee non superiore a 20mila euro. La compensazione è riconosciuta con una formula differenziata in base alla zona climatica e parametrata al numero dei componenti della famiglia, in modo da determinare una riduzione della spesa di circa il 15 per cento. Per ottenere il beneficio necessario presentare apposita istanza al comune di residenza.
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